Profumi e odori: questioni di “naso”
L’olfatto è il più indecifrabile e primitivo dei sensi che da sempre affascina scienziati e ricercatori. Tra i cinque sensi è quello più potente che sin dalla nascita ci guida e influenza la nostra vita. L’olfatto è mistero, magia. Non si sa bene ancora come funzioni precisamente. Tutto ha inizio dal naso, dove ricettori si legano a molecole esterne volatili, i profumi, e inviano il segnale al cervello.
Che ruolo ha l’ofatto sulle nostra vite?
Il Professore Alfredo Fontanini rivela” l’importanza del valore “edonico” nell’olfatto”. Questo significa che i profumi e gli odori possono essere buoni o cattivi e che il nostro cervello è in grado di riconoscerli. Ciò fa sì che ognuno di noi dia un “valore emotivo agli odori”. Ad esempio, gli odori hanno uno stretto rapporto con la sessualità, sono fortemente legati al piacere e alla seduzione.
Gli odori agiscono su aree del nostro cervello legate alle emozioni e influenzano le nostre scelte e decisioni. Sicuramente la genetica ha un ruolo fondamentale su come ognuno di noi percepisce gli odori. La nostra mente è capace di associare odori e profumi a determinate esperienze di vita, per cui quando entriamo in contatto con loro nella nostra mente si risvegliano i ricordi.
Il nostro naso valuta, esamina, riconosce, pensa, classifica, ci parla delle cose che ci circondano e concorre ai piaceri della vita. Solo che molti di noi non hanno consapevolezza di questo grande dono. Chi di noi ha un “naso” sviluppato può diventare un maestro nella creazione di profumi.
Chi è un “naso” e quando nasce questa figura così magica?
Un naso è un creatore di profumi, un alchimista, un artista. La figura di maestro profumiere nasce nell’antico Egitto con la creazione del famoso Kyphy, profumo sacro utilizzato da re e regine per il suo potere benefico e seduttivo.
“Naso” non si nasce ma si diventa. Sicuramente un “Naso” deve allenarsi a riconoscere gli odori e i profumi, a selezionarli e memorizzarli e la sua memoria olfattiva deve essere sviluppata.
Certo è che l’olfatto rimane un grande mistero. Per Fernando Pessoa “l’olfatto è una vista strana. Evoca paesaggi sentimentali attraverso il disegno improvviso del subconscio”.
Facciamo un gioco allora! Facciamo lavorare il nostro olfatto, “il senso dell’immaginazione”, dove magia e mistero si incontrano, abbandoniamoci alle nostre percezioni olfattive e varchiamo la porta dell’oblio.