La fragranza ci ha sedotto e affascinato per millenni. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare una serie di articoli alla storia dei profumi che toccheranno varie epoche storiche e racconteranno di come venivano utilizzati e dell’importanza a loro attribuita. Vogliamo iniziare con l’Antico Egitto, l’affascinante civiltà sviluppatasi lungo le sponde del fertile fiume Nilo e che per prima è stata inventrice di cosmetici, profumi e aromaterapia.
Nefertum, il dio dei profumi
I geroglifici nelle tombe egizie sono testimonianza che già nel 3000 A.C. nell’antico Egitto e in Mesopotamia si producevano i primi profumi. Attraverso questo racconto sulla “Storia dei Profumi“, scopriremo l’affascinante mondo legato alle fragranze create da questo popolo che da millenni affascina tutti.
Le fragranze, quelle seducenti e buone all’olfatto, erano molto amate dagli antichi Egizi. Queste venivano associate agli dei e ne venivano riconosciuti il loro effetto positivo sulla salute e sul benessere. I profumi, in principio pomate a base di olio veniva applicate come creme sul corpo, e nei templi di tutto l’Egitto vi sono numerose ricette e raffigurazioni della preparazione del profumo.
I primi profumieri, sacerdoti egizi, usavano resine aromatiche per addolcire l’odore delle offerte sacrificali. La gente pensava che bruciare incenso legasse gli esseri umani agli dei e che ciò rendesse gli dei benevoli.
Se parliamo di storia del profumo nell’antico Egitto non possiamo non citare Nefertum, il dio dei profumi. Nefertum era considerato il dio dei profumi e guaritore in quanto portò a Ra (la più importante divinità egizia identificata con il sole di mezzogiorno), un bouquet di fiori di loto alleviando così le sofferenze dell’anziano dio. Potremmo dire che Nefertum fu il primo aromaterapista. Da qui in poi l’aromaterapia (anche se non era conosciuta con questo nome) fu ampiamente praticata e il suo valore riconosciuto in tutto il mondo.
Inoltre, i sacerdoti egiziani ei loro faraoni furono sepolti con fragranze, e nel 1897 quando gli archeologi aprirono quelle tombe scoprirono che i profumi avevano conservato i loro odori dolci e originali. Figure storiche importanti dell’Egitto furono sepolte con oli profumati, per garantire che i loro “bisogni olfattivi” fossero soddisfatti.
Gli Egiziani e il culto della bellezza
Gli Egiziani sono da sempre un popolo di cultori della bellezza, leader in tutto il mondo. Nel mondo antico i profumi più apprezzati provenivano dall’Egitto. Di questi, probabilmente i più popolari erano Susinum (un profumo a base di giglio, mirra, cannella), Cyprinus (a base di henné, cardamomo, cannella, mirra e legno del sud) e Mendesiano (mirra e cassia con gomme e resine assortite). I profumi erano generalmente conservati in bellissime bottiglie di alabastro, e ben presto anche i mortali furono ammaliati da queste sostanze profumate che dapprima venivano utilizzate come curative e in seguito divennero veri e propri strumenti di seduzione.
Sebbene il profumo allora fosse qualcosa di elitario, man mano che la ricchezza e la raffinatezza entrò anche nella vita privata degli egiziani, i profumi iniziarono ad essere utilizzati nell’igiene quotidiana. Così nasce una vera e propria industria dei profumi in cui le spezie più usate sono la mirra e l’incenso. Il profumo dei faraoni si chiamava “Kyphi“ ed era composto da più di 60 essenze! Pare che questa fragranza fosse in grado di rilassare e favorire il sonno donando un forte senso di pace.
Dall’arte dei profumi dell’antico Egitto nascono alcune delle fragranze più costose e famose al mondo. Le loro ricette incantano i profumieri di tutto il mondo che attraverso esperimenti e l’utilizzo degli aromi più utilizzati dai preti egiziani propongono sul mercato fragranze meravigliose e seducenti.
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