Dopo un secolo di progressi della chimica di sintesi e l’avvento di profumi nuovi e più creativi, la profumeria moderna continua a svilupparsi per tutto il XX secolo. Inizialmente percepito come un prodotto di lusso reinventato dalle case di moda, il mercato dei profumi inizia a rivolgersi a uomini e a donne con fragranze che diventano un accessorio quotidiano per tutt* e non più un articolo di lusso dedicato a poch*. Il profumo, d’altronde, è sempre stato lo specchio di una società che cambia e ciò è ancora più vero in questo secolo di grandi trasformazioni sociali! Andiamo insieme alla scoperta della storia del profumo nel 20 secolo.
Dai ruggenti anni ’20 agli anni ’90 del 1900
Dall’inizio di questo secolo, moda e profumo si intrecciano per dare nuova vita alla profumeria. Mentre la moda reinventa la silhouette femminile, il couturier Paul Poiret dà il via a questa nuova tendenza creando una sua fragranza, “Rosine“, dedicata alla figlia. Ma è stata Gabrielle Chanel a mettere una pietra miliare e legare per sempre l’alta moda e il profumo. A quel tempo, le donne si emancipano e iniziano a lavorare. Addio corsetto, ciao look da ragazzo! Con “Chanel n°5”, Coco rende omaggio a una donna liberata che indossa per la prima volta un profumo costruito attorno alle aldeidi.
Il sogno americano: profumo per tutti
Gli anni ’50 segnano una svolta nel mondo della profumeria soprattutto maschile. Negli anni della guerra fredda il consumismo regna sovrano negli Stati Uniti e i blue jeans e il rock-and-roll sono il sogno di adolescenti e uomini e donne. Si diffonde la moda pret-a-porter e le fragranze sono più accessibili. Sul mercato iniziano a comparire le prime eau de toilette più fresche e leggere a base di lavanda e vetiver che conquisteranno soprattutto i nasi maschili. Le più popolari sono “Eau Sauvage” di Dior e “Monsieur” di Givenchy.
Movimento hippie e regno del patchouli
Mentre le tendenze degli States influenzano l’Europa, a San Francisco negli anni ’60’ nasce il movimento Hippie che prende gradualmente piede in Francia. Il movimento della ribellione, del manifesto contro il Vietnam e della liberazione sessuale, dei pantaloni a zampa e delle camicie a fiori è avvolto dal profumo del patchouli che presto diventerà il simbolo di questa generazione dai forti ideali.
Gli anni ’70 sono anni di rivoluzione e ribellione nei confronti dello stato, cambia lo stile nell’abbigliamento, nascono movimenti punk, guy, neoromantici e bohemien. La fragranza segue questi nuovi codici ed è ideata proprio per queste generazioni che cambiano. La pubblicità gioca il suo ruolo, è sempre più importante e piace alle donne provocanti, sofisticate e naturali. Gli uomini ora indossano fragranze corpose pensate per loro, separando l’uso dal dopobarba.
Anni ’80 – ’90: dall’opulenza alla purezza
Gli anni ’80 spazzano via concetti consolidati come la caduta del muro di Berlino che sconvolge un’intera generazione. Le fragranze diventano potenti e inebrianti mentre nella moda iniziano le spalline si allargano! Potenza, virilità ed euforia sono le parole chiave di un’epoca in cui il culto del corpo ha raggiunto l’apice. Mentre le fragranze maschili sono rivolte agli sportivi con acqua energizzante, le fragranze femminili diventano sempre più sensuali grazie alle essenze orientali e ambrate.
Ritorno alle essenze naturali
Il profumo si rinnova negli anni ’90. Le persone hanno voglia di dolcezza, purezza, semplicità e autenticità. Uomini e donne si scambiano le proprie fragranze e amano le fragranze floreali o marine ma vogliono anche fragranze con sentori gourmand e ritorna prepotente la vaniglia.
La storia dei profumi nel XX secolo si è conclusa con la tendenza al ritorno alla natura e alla sobrietà. Vedremo cosa si inventerà la profumeria per lasciare ancora una volta il segno in questo nuovo millennio!
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