Non solo paesaggi visivi, ma anche olfattivi. I profumi che li contraddistinguono, infatti, entrano a tutti gli effetti a far parte dell’incredibile esperienza di questi luoghi.
Tutti i perché delle 5 vele all’Alto Salento
Per Legambiente e Touring Club il 2017 è l’anno di un’importante novità: è l’anno in cui le 5 vele sono state assegnate a interi territori turistici e non ai singoli comuni. Ma quali sono stati i criteri che hanno portato i paesaggi mozzafiato della Puglia ad ottenere questo famoso riconoscimento?
Non solo la qualità dell’arenile e delle acque, ma anche quella dei servizi balneari, le proposte culturali, la difesa ambientale e dell’ecosistema marino, la gestione del pattume in termini di sostenibilità ed efficienza, l’organizzazione delle risorse idriche ed energetiche, la valorizzazione del territorio, quella della cultura culinaria e delle produzioni tipiche.
Per quanto riguarda più da vicino le motivazioni che hanno fatto ottenere le 5 vele all’Alto Salento, tra queste ci sono la possibilità di osservazione ravvicinata dei reperti fossili all’interno del Centro di Educazione Ambientale del Comune di Otranto, il lavoro di riqualificazione della sua linea di costa, che ha visto anche il recupero del Faro di Punta Palascia, dove peraltro c’è la possibilità di organizzare giri in bici e osservazioni astronomiche, e la riqualificazione della Terrazza a Mare di Melendugno, pensata in termini di accessibilità per disabili.
Secondo la Guida Touring Club, grazie all’impegno profuso e alla caparbietà, le due amministrazioni di Otranto e Melendugno si sono mostrate particolarmente meritevoli di ottenere il prestigioso riconoscimento.
Il paesaggio del Salento, laddove i profumi si imprimono nella memoria dei viaggiatori
Se finora abbiamo parlato delle motivazioni tecniche che hanno portato ai suddetti riconoscimenti, è anche vero che i luoghi in questione meritano uno sguardo sempre attento e sensibile, ragion per cui riteniamo doveroso soffermarci su quella bellezza, che in forme assai diverse, si esprime in questi territori.
Una bellezza che, come anticipato sopra, non reca piacere solo entrando in contatto con il nostro sguardo, ma è in grado di coinvolgere tutti i nostri sensi. Così chi conosce l’Alto Salento non può certo dimenticarne i profumi, quelli penetranti della vegetazione che si mescolano agli odori dell’arte culinaria locale, caratterizzata dal gusto genuino per i piatti che rispettano i sapori originari delle materie prime, e quello salmastro del mare, che incontra i sentori del rosmarino e della restante macchia mediterranea.
E ancora, l’odore dei querceti e quello delle sugherete, che al risveglio, nelle prime ore del mattino, sono così avvolgenti da segnare profondamente i ricordi di coloro che, fortunati viaggiatori che attraversano questi luoghi, vi si imbattono.