Visitare la Puglia durante il periodo primaverile significa ammirare i suoi paesaggi nel massimo del loro splendore e della loro bellezza.
Nel cuore del Salento, tra terra e mare, sorge la città di Otranto, formata da una distesa di case dai colori perlacei distribuita lungo la costa. Passeggiando per gli stretti vicoli si possono scoprire le tracce del passato, venendo avvolti dal profumo dei mandorli in fiore e dall’aria salmastra proveniente dalla riva.
Stradine, odori e colori di Otranto
Otranto è il punto più orientale d’Italia, un abitato formatosi dall’incontro di differenti culture e tradizioni. Trascorrere un giorno in questa magica località, vuol dire passeggiare per le strette stradine e costeggiare le imponenti fortificazioni medievali, che sembrano ancora oggi cingere e proteggere la città.
Affacciandosi lungo i bastioni si viene avvolti dal profumo delle piante tipiche della gariga, come il rosmarino e le ginestre in fiore, e si possono ammirare le farfalle multicolori che si godono il caldo tepore primaverile.
Proseguendo lungo le mura, si attraversa Porta Terra, uno degli accessi monumentali della città. L’aspetto è quello di una porta colossale, difesa da due torrioni cilindrici, e costruita durante il periodo napoleonico. Attraversandola si raggiunge una piazza dalla forma triangolare, dalla quale si possono scorgere i resti di una strada romana scoperta durante recenti scavi archeologici.
Ciò che più stupisce il visitatore che percorre il centro storico è il colore candido che predomina nelle pietre utilizzate per le costruzioni: ci si immagina come doveva presentarsi agli occhi dei naviganti, una bianca perla affacciata sulla costa.
Dalla Torre Alfonsina, una delle due torri aragonesi che sovrastano la porta, si osserva l’orizzonte e il mare a perdita d’occhio. Nelle giornate particolarmente limpide si ha quasi l’impressione di riuscire a scorgere le coste al di là dell’Adriatico, mentre una fresca brezza salmastra accarezza la pelle.
Un tesoro dietro ogni vicolo
Attraverso i caratteristici vicoli si possono raggiungere alcune delle attrazioni principali della città di Otranto. Passo dopo passo si scoprono particolari e dettagli nascosti tra gli archi ed i portoni dell’abitato antico.
Si giunge al Museo Diocesano, dove sono raccolte le testimonianze della vita quotidiana e dell’illustre passato della città portuale. Dai tappeti musivi della villa romana risalente all’età tardo-antica, alle tele medievali e rinascimentali, fino ad arrivare alle sculture tradizionali del territorio di Otranto e prodotte fino al XIX secolo.
Proseguendo a piedi si raggiunge l’edicola di San Pietro, una chiesa in stile bizantino, testimonianza dell’incontro della cultura orientale con quella occidentale; le architetture che si ammirano oggi sono quelle frutto del rifacimento risalente al XII secolo.
Secondo una leggenda locale, l’edificio sarebbe intitolato a San Pietro, perché egli passò dalla città per raggiungere la sua ultima meta: Roma. Cuore religioso di Otranto è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, luogo dove furono uccisi ottocento fedeli all’epoca dell’invasione turca; a loro è dedicata la Cappella dei Martiri. Tesoro conosciuto da pochi è lo splendido pavimento mosaicato, unico nel suo genere, raffigurante l’albero della vita. Dal sagrato della chiesa si ha una vista su tutta la città e si può ammirare il sole scomparire lentamente tra i palazzi antichi del centro storico.