L’olfatto è uno dei sensi più importanti di cui è dotato l’essere umano. Non a caso gli odori costituiscono una parte essenziale della vita poiché ricordano momenti, evocano sensazioni e riportano alla mente ciò che si è vissuto.
Proprio su tale principio si basa la teoria denominata Epiphany ed elaborata dallo scrittore irlandese James Joyce. Egli, infatti, sosteneva che gli odori possono riportare alla mente situazioni dimenticate, sottolineandone sfumature che in precedenza non erano state colte.
È proprio da questo pensiero che nasce l’aromacology, una vera e propria disciplina che studia gli odori.
Aromacology: lo studio sugli odori e i profumi
Probabilmente qualcuno ne avrà già sentito parlare mentre altri ne saranno del tutto ignari, eppure l’aromacology al giorno d’oggi rappresenta una realtà sempre più diffusa.
Si tratta di una vera e propria disciplina che ha come oggetto di studio gli odori e gli effetti che essi hanno sulle azioni e sull’umore degli esseri umani. L’aromacology inoltre utilizza degli oli essenziali per stimolare le vie neuronali del cervello e in modo particolare il sistema limbico che è caratterizzato da alcune regioni celebrali come l’ippocampo, la corteccia limbica, l’amigdala e i nuclei talamici anteriori in cui hanno origine le emozioni e in cui le percezioni sensoriali si collegano alle reazioni del corpo.
Oltre a ciò l’aromacology è in grado di sollecitare sensazioni ed emozioni tra cui, ad esempio, l’attenzione, la felicità, il senso di rilassatezza oppure quello di completezza.
Aromacology: gli odori influenzano le sensazioni e le emozioni
Il presupposto da cui parte l’aromacology è molto semplice: dal momento che gli stimoli che vengono inviati al sistema limbico non possono essere interrotti in maniera volontaria, ne consegue che gli stimoli olfattivi sono in grado di influenzare le sensazioni e le emozioni.
Secondo alcune ricerche infatti sembrerebbe che alcuni odori riescano ad influenzare, in maniera positiva oppure negativa, alcune parti del cervello umano. Un esempio è il gelsomino, il quale sarebbe in grado di aumentare la soglia dell’interesse e la capacità di risolvere i problemi.
Lavanda, bergamotto, sandalo e menta piperita invece sarebbero ideali per incrementare largamente la motivazione. Oltre a ciò, altri studi hanno dimostrato che i profumi piacevoli possono aumentare le prestazioni degli atleti mentre, per ridurre lo stress, l’ideale è il profumo di olio di noce moscata, olio di valeriana, estratto di mais e olio di neroli. Chi invece non può fare a meno di gustare un dolcetto dopo il pasto può trovare un rimedio nel profumo di vaniglia.