Il Salento continua a riscuotere apprezzamenti e riconoscimenti ufficiali. Anche quest’anno, molte località salentine hanno ricevuto il premio di Bandiere Blu 2018, assegnate ai comuni che si sono distinti per qualità delle acque e pulizia delle spiagge.
Quest’anno la FEE (Foundation for Environmental Education) ha conferito, con la collaborazione dell’ISPRA, del Ministro dell’Ambiente, di quello della Cultura e del Turismo e del comando generale delle Capitanerie di Porto, ben 14 bandiere blu alla Regione Puglia, numero più che sufficiente per legittimarne il quinto posto nella graduatoria nazionale.
Tutte le località Bandiera Blu 2018 del Salento
Il Salento, una delle terre più amate dai turisti e dai bagnanti di tutta Italia, ha saputo distinguersi ottenendo ben quattro bandiere blu, che riconfermano quanto, ormai da anni, i comuni stanno investendo sulla tutela delle marine.
Le località premiate (tutte per il secondo anno consecutivo) sono: Otranto, Castro, Salve e le proprie marine (Porto Vecchio, Torre Pali, Lido Marini e Pescoluse) e le marine di Melendugno (Roca, San Foca, Torre Sant’Andrea, Torre dell’Orso e Torre Specchia Ruggeri).
È molto importante sottolineare quanto i parametri di ammissione siano diventati più rigidi negli ultimi anni, considerato che oltre alla qualità delle proprie acque, le destinazioni assegnatarie del riconoscimento devono distinguersi anche per le caratteristiche delle acque depurate, per le reti fognarie, per la raccolta differenziata, per la cura delle attrezzature, per l’arredo urbano, per la presenza di aree pedonali e piste ciclabili, per la bellezza e la fruibilità delle aree verdi e per la presenza di tutti i servizi accessori più importanti, compresi l’accessibilità e il personale addetto al salvataggio dei bagnanti in difficoltà.
Insomma, la FEE ha deciso di inasprire ancora una volta i controlli e i criteri d’assegnazione di un riconoscimento che dal 1987 premia le aree balneabili più belle e pulite dello Stivale.
Come vengono effettuati i controlli?
I risultati dei controlli effettuati in loco sono stati presentati direttamente dai comuni partecipanti poiché, come spiegato in una nota ufficiale del comunicato della FEE, ormai sussiste piena corrispondenza fra quanto richiesto dall’ente in questione e le Arpa, sia in termini di campionamenti che di indicatori biologici misurati.
Ciascuno dei 32 criteri presenti all’interno del programma viene aggiornato più volte all’anno in modo da permettere alle amministrazioni partecipanti di impegnarsi e risolvere tutte le problematiche emerse, al fine di una più attenta salvaguardia e gestione del territorio.
I parametri comprendono la qualità delle acque (giudicate secondo un metodo più restrittivo di quello usato dalla normativa italiana sulla balneazione), l’efficienza dei depuratori, la presenza di una rete fognaria che serva almeno l’80% del territorio comunale, le percentuali di raccolta differenziata, la gestione corretta dei rifiuti dannosi e la presenza di tutte le strutture che rendano l’area più fruibile e confortevole.
Nulla può sfuggire ai comuni che desiderano aggiudicarsi questo riconoscimento e nulla può essere omesso all’interno dei resoconti annuali. Ciò che emerge per il territorio pugliese è una sostanziale equità, con le bandiere blu ben distribuite tra le diverse province.
Una conferma questa, per la Puglia e il Salento, che non fa che rafforzare l’appeal turistico di questa splendida Regione.